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Secondo temi anticipati nei libri "Tesi di teoria dello Stato" e "Introduzione alla scienza delle religioni" il sapere epistemico interpreta l'Apocalisse non come processo disastroso e traumatico ma come azione storica di tipo politico-diplomatico tesa a inaugurare la plurimillenaria e irreversibile "Era di Pace" prevista dalle profezie medievali. Il libro, una specie di "Somma Profetica", collega il progetto di rilancio del processo di unificazione europea, interpretato nel progetto-episteme in chiave mondialistica e eurocentrica (imperialismo eurocratico) al messianismo ebraico. La palingenesi universale si rende possibile tramite l'eziologia epistemica, la quale, nel collegare la tematica delle malattie genetiche e virali alla riforma delle istituzioni globali, ha anticipato sia la pandemia da COVID-19 sia quanto auspicato oggi dai governi mondiali e dalla comunità scientifica internazionale in ordine alla necessità di superare l'attuale modello di sviluppo, da essa messo in crisi. La tesi è che il percorso storico del genere umano sulla terra non si apre a diverse ipotesi di scenari frutto della scelta tra differenti opzioni politiche decise dagli equilibri delle forze in campo, ma è a destinazione obbligata secondo le parole di Gesù, dimostrate dall'eziologia epistemica: «Se non vi convertite, perirete tutti» (Lc 13, 3-5).